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Arco Antico - B&B Trapani
Luoghi di Trapani

TRAPANI

TRAPANI Le origini della città di Trapani sono antichissime; Drepanon, che fu il suo primo nome, è un nome orientale e significa “punta incurvata". Secondo l´opinione più comune e più accreditata, fu detta Drepanon, Drepanum ed anche Drepanorum perchè formava una falce che si estendeva dalla spiaggia di San Giuliano fino alla punta più occidentale.
Gli antichi scrittori si dividevano tra coloro che sostenevano che la città fosse stata fondata da Saturno (Dio del cielo)e da coloro che sostenevano che fosse stata fabbricata sulla falce caduta dalle mani di Cerere (dea dell´agricoltura e dell´abbondanza)mentre correva per il mondo in cerca della figlia rapita.
Tutte queste favole ci dimostrano, comunque, che gli antichi scrittori erano più intenti a raccontare e a spiegare le meraviglie della natura e della loro religione, piuttosto che a ricercare le verità storiche sulle origini di Trapani. I primi fondatori e abitanti di Trapani furono i Ciclopi, popoli di razza indigena che avevano raggiunto un notevole grado di civiltà. Successivamente ai Ciclopi si unirono i Sicani, i Fenici, i Greci ed in fine i Cartaginesi, tutti allettati dalla fama di fertilità di questa terra e spinti dal bisogno di allargare il loro commercio.
Gli antichi storici attribuiscono ai Fenici le prime fortificazioni della città e i primi esperimenti sulla navigazione come costruzione di barche, di remi, di primi elementi di geografia ed astronomia, come pure la prima scrittura.
Numerose Colonie greche, che si stabilirono in Sicilia, costruirono Segesta e ingrandirono Erice. La fama del tempio di Venere costruito ad Erice induceva molti greci a visitarlo.
La vicinanza della città di Trapani con l’Africa favorì le colonie Cartaginesi che arrivarono a possedere quasi tutti i principali porti del mediterraneo. Con la prima guerra Punica Trapani divenne alleata di Cartagine, guerra che durò ben 24 anni e che rese Trapani teatro delle più formidabili battaglie tra Romani e Cartaginesi.
Alla fine della guerra, sconfitti davanti le isole Egadi, i Cartaginesi cedettero la città di Trapani ai Romani. Quando l’imperatore romano Pompeo espugnando Gerusalemme nel 59 a.C., assoggettò la Palestina all’impero dei Romani, incominciarono a stabilirsi in Sicilia le prime colonie di Ebrei. A Trapani si stabilì una grande quantità di Ebrei la quale occupò la contrada che da loro prese il nome di Giudecca l’attuale via Giudecca di fronte al Tribunale.
Per i successivi 230 anni la Sicilia conobbe la dominazione dei Saraceni, popoli dell’Arabia e successivamente la dominazione dei Normanni , per cui Trapani continuò ad essere un miscuglio di Cristiani , Ebrei e Maomettani i quali si rispettavano scambievolmente.
Il periodo della dominazione Normanna è senza dubbio il periodo più fiorente della città, dove l’architettura ricevette nuovo impulso con uno stile misto di arabo ed europeo.
Ai Normanni successero gli Svevi che portarono nella città gli ordini dei Domenicani, dei Carmelitani e dei Francescani. Dopo la dominazione Sveva subentrarono gli Angioini (circa nell’anno1200) che furono presto cacciati per mano dei Aragonesi che beneficiarono la città di Trapani ampliandola costruendo due bellissime strade dette Rua Nuova (via Garibaldi) e Strada Grande (attuale Corso Vittorio Emanuele).
Nel 1315 gli Angioini ritornano per riprendere la città ma non ci riuscirono.
Le lunghe guerre con gli Angioini avevano fatto diminuire il commercio di Trapani e i ricchi trapanesi pensarono di trasformare il porto commerciale in industriale, costruendo nuove e numerose saline, il prodotto delle quali veniva esportato in gran parte in oriente.
I trapanesi, nel combattere i Turchi che minacciavano i porti del Mediterraneo, avevano fornito prove di valore in tutte le battaglie contro i mori fra le quali quella di Tripoli e di Pantelleria (1515).
Il Governo Spagnolo aveva concesso ai comuni della Sicilia una notevole indipendenza e il bisogno di ordine e associazione spinse i trapanesi a unirsi in società per fare prosperare le loro arti.
Nascono così nei secoli XVI e XVII le maestranze di marinai, pescatori, scultori, pittori, sarti, calzolai, orefici, corallai ecc.. Nel 1713, dopo il trattato di Utrecht, in virtù del quale la Sicilia fu assegnata a Vittorio Emanuele di Savoia, nacque nei Siciliani la speranza che essi potessero ritornare all’indipendenza e alla prosperità di altri tempi.
Scoppiata nel 1789 la rivoluzione Francese Napoleone approdò a Trapani con il pretesto di fornirsi di viveri, ma in realtà di tentare di impadronirsi dell’isola, ma, vedendo la città ben fortificata egli cambiò opinione e si diresse a Malta.
Con l’avvento dei Borboni (1820) la città conobbe la povertà e il malcontento dei trapanesi aumentò sempre più. Nel 1848 Trapani e tutta la Sicilia si armò per l’indipendenza dallo straniero. Si combatté accanitamente e finalmente il popolo vinse.
Le numerose sommosse successive spinsero il Generale Giuseppe Garibaldi nel 1860 a partire con mille volontari verso le isole Egadi e noto come Eroico Generale, arrivato nelle vicinanze del porto di Trapani, e informato dei preparativi di guerra che erano stati fatti in questa città dai Borboni, preferì proseguire per poi sbarcare a Marsala.
Oggi Trapani è una città moderna con circa 80000 abitanti che basa la sua economia sull’agricoltura, sulla pesca e ultimamente sul turismo, infatti, la città è visitata annualmente da tanti turisti che rimangono affascinati dalla stessa per la bellezza, per l’interesse storico e architettonico, per il clima ed il suo mare cristallino.
L’accoglienza e l’ospitalità dei trapanesi rimangono impresse nei visitatori al punto di ritornare a sceglierla come meta turistica preferita.

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